La ricerca

Il nostro obiettivo di ricerca è sviluppare e commercializzare nuovi farmaci da prescrizione su base naturale e sostenibile per pazienti con patologie del tratto gastro-intestinale. Ci concentriamo in maniera specifica su quelle che presentano condizioni croniche di malassorbimento gastro-intestinale ed aumentato volume e frequenza (Sindrome dell’intestino corto).

Sostenibilità

Sulle sponde del fiume Napo, in Amazzonia, cresce una pianta tropicale unica, chiamata Sangue di Drago dagli indigeni che vi ci abitano. Il suo nome scientifico è Croton lechleri: è dall’estrazione e della lavorazione della sua linfa che ricaviamo il principio attivo oggetto dei nostri studi. 

Abbiamo collaborato con le comunità locali per sviluppare un metodo di coltivazione e raccolta sostenibile, che permette la rigenerazione dei suoli nelle foreste di seconda generazione – dove gli effetti dei disboscamenti sono più gravi – e la tutela delle attività delle comunità di coltivatori indigeni.

L’etnobotanica

Lo abbiamo fatto seguendo i principi dell’etnobotanica, disciplina che si basa sullo studio scientifico e interdisciplinare della botanica locale, della genetica, delle tradizioni, della psiche, nonché di quel legame empatico fra l’uomo e il suo ecosistema naturale.

Gli studi ci hanno portato alla definizione di una tecnica specifica che permette di ottimizzare l’estrazione del principio attivo senza utilizzare pesticidi o conservanti: la linfa è infatti in grado di durare oltre un anno senza danneggiarsi.

Malattie rare

SBS

L’SBS è una condizione complessa caratterizzata da malassorbimento di fluidi e nutrienti; è dovuta a resezione chirurgica, anomalie congenite o patologie associate ad alterato assorbimento intestinale e richiede un supporto nutrizionale parenterale per la sopravvivenza dei pazienti.

È una patologia che ha un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti, in quanto limita la loro possibilità di effettuare attività di vita quotidiana, come andare a scuola o al lavoro. La necessità di supporto nutrizionale parenterale, inoltre, ne limita l’autonomia ed espone il paziente a possibili gravi complicanze.
(fonte: orpha.net | sinpe.org)

Per trattare l’SBS e supportare i pazienti di questa sindrome nella costruzione di una vita piena, Napo sta studiando un principio attivo ottenuto dalla linfa della pianta tropicale Croton lechleri.

Pipeline

La strategia di Napo Therapeutics è quella di ricercare molecole da sviluppare e commercializzare nell’area delle malattie rare e trovare soluzioni terapeutiche per malattie orfane di cui nessuno si cura.

Napo therapeutics possiede infrastrutture cliniche, mediche e regolatorie che le permettono di supportare lo sviluppo di molecole di differenti aree terapeutiche nell’ambito delle malattie rare.